Ieri, in Slovacchia, la Primavera del Toro ha rotto il ghiaccio in Youth League, e il tecnico Moreno Longo può essere moderatamente soddisfatto. I suoi ragazzi, infatti, non si sono fatti prendere dall’emozione e dall’ansia dell’esordio in Europa e hanno disputato una buona partita. Decisamente meglio il primo tempo, quando l’attaccante Martino ha avuto due occasioni clamorose solo davanti al portiere avversario non sfruttate, mentre nella ripresa i legni e alcuni interventi decisivi di Zaccagno hanno salvato la porta granata. Peccato non essere riusciti a segnare in trasferta, visto che il gol sarebbe valso doppio: a questo punto, quindi, massima attenzione al ritorno, il 20 ottobre all’Olimpico di Torino.
In tre, nella formazione di Moreno Longo, ha disputato una partita decisamente buona. Sulla fascia destra, uno dei volti nuovi, il terzino Carissoni, ha saputo attaccare e difendere, dando un ottimo contributo alle punte del Toro e non lasciando scoperto il suo out per le folate offensive del Senica. Roccioso e concentrato, come sempre, capitan Mantovani. Il difensore è stato praticamente un muro insuperabile, soprattutto sui palloni alti, e soltanto una volta è andato fuori tempo con l’intervento, a una decina di minuti dalla fine quando poi è stato ammonito. Osei e Segre, in mezzo al campo, hanno faticato e non poco, mentre in attacco spicca la prestazione di Simone Edera. Uno dei pochi a tentare sempre la giocata, a provare a saltare l’uomo e, spesso, riuscirci anche. Ottimi gli angoli calciati dal talento classe ’97, peccato quando, ogni volta in cui ha tentato la conclusione in porta, è stata sempre respinta da un difensore, senza arrivare al portiere. Unica pecca: il giallo per simulazione, in pieno recupero, quando poteva rimanere in piedi e servire qualche compagno in area di rigore.
Visti anche i valori in campo, comunque, il Toro non ha assolutamente da invidiare al Senica, anzi, e al ritorno le possibilità di passare il turno non sono poche. Servirà, però, massima attenzione in difesa, perché un eventuale gol degli slovacchi costringerebbe i granata a segnarne due. Bisogna vincere, a tutti i costi, potendo però contare anche sul pubblico dell’Olimpico: un’arma da non sottovalutare. Assolutamente.